È stato siglato venerdì 7 luglio e presentato a oltre 100 aziende piemontesi e valdostane del settore edile l’accordo quadro tra ANIEM Piemonte e il consorzio Coseam Italia, per favorire l’accesso in forma aggregata delle PMI locali ai bandi di gara per i lavori della sezione transfrontaliera della linea ferroviaria Torino‐Lione. Formazione, competenza tecnica, giuridica e fiscale, relazioni con enti appaltanti e istituzioni, trasparenza e legalità sono gli elementi principali dell’accordo.
«La Torino – Lione dovrà diventare un’occasione di sviluppo anche per le pmi del territorio piemontese” spiega il presidente di ANIEM Piemonte Marco Razzetti in apertura dell’incontro presso il nuovo coworking Talent Garden. “L’accordo quadro intende invertire il trend negativo dell’edilizia privata, puntando sul rilancio per le PMI edili piemontesi, quali protagoniste delle grandi opere, normalmente appannaggio dei grandi gruppi industriali. Oltre alla concreta possibilità di partecipare alle gare, insistiamo sull’importanza di aderire ad un codice etico: come associazione vogliamo porci nel ruolo di filtro per la legalità e la trasparenza delle aziende che vorranno presentarsi alle gare della Torino-Lione».
L’accordo quadro prevede infatti la creazione di un albo dei fornitori, che favorirà le aziende del territorio per i subappalti, e la sottoscrizione di un codice etico vincolante come strumento di filtro al fine di garantire la legalità e la trasparenza delle imprese che vorranno presentarsi alle gare.
Alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’Osservatorio TAV e Commissario straordinario di governo Paolo Foietta, del direttore generale di TELT, la società commissionaria dell’opera su entrambi i versanti italiano e francese, Mario Virano, del direttore generale aggiunto per l’Italia TELT Maurizio Bufalini, del senatore e vicepresidente Commissione Lavori Pubblici Stefano Esposito, e del direttore regionale del Piemonte Ambiente, Roberto Ronco moderati dalla giornalista Maria Chiara Voci, sono stati approfonditi gli elementi delle gare in arrivo: 81 bandi di gara per progettazione e lavori, articolati su 12 cantieri, che interesseranno oltre 20 mila imprese e 8 mila lavoratori. Gli appalti, tra il 2017 e il 2019, avranno un valore complessivo di 5,5 miliardi di euro e si stima che un importo tra i 250 e i 350 milioni di euro potrà essere appannaggio delle PMI.
«Siamo in dirittura d’arrivo» ha specificato il presidente dell’Osservatorio TAV e Commissario straordinario di governo Paolo Foietta. «Ci sono tutte le condizioni formali e burocratiche per procedere con gli appalti e aspettiamo la delibera del Cipe per l’avvio dei lotti finanziati prima della pausa estiva. Il Italia solo il 9% del traffico viaggia su ferro contro il 70% della Svizzera e un incrementi importante in tutti i Paesi con attraversamento dei valichi europei. La Torino-Lione fa parte di un insieme di interventi all’orizzonte del 2030 mirati all’adeguamento del sistema dei trasporti europeo. Lavoriamo per far sì che l’opera coinvolga il più possibile il territorio, in modo che, insieme ai prevedibili disagi, vi siano anche vantaggi e opportunità».
Il direttore generale di TELT, Mario Virano, ha sottolineato come il risultato di ampia adesione delle aziende di oggi non fosse affatto scontato. «La Torino-Lione è in fase di realizzazione» ha ricordato Virano «abbiamo raggiunto i 20 km di gallerie scavate e fino ad oggi abbiamo contrattualizzato il 20% dei lavori. Entriamo nel vivo della costruzione dell’opera che rappresenta un volano di crescita per i territori che attraversa. Per questo abbiamo scelto di offrire un’opportunità in più alle piccole e medie imprese attivando bandi di pezzatura media e medio-piccola rivolti direttamente al sistema delle PMI. Si tratta per lo più di attività di edilizia e lavori civili: in un contesto di concorrenza a livello europeo e mondiale, le piccole eccellenze del territorio possono così trovare un loro spazio, essendo avvantaggiate dal punto di vista logistico e della conoscenza dei luoghi. Ovviamente le PMI possono associarsi tra loro, a livello nazionale e/o internazionale, per i lavori della Torino-Lione. Il messaggio che viene oggi da ANIEM va in questa direzione».
Il presidente di ANIEM Piemonte Marco Razzetti e il presidente di ANIEM nazionale Dario Piacentini, hanno illustrato i termini dell’accordo, sottolineando l’occasione di sviluppo rivolta alle PMI edili e all’indotto legato alla realizzazione dell’opera. ANIEM punta sull’aggregazione delle imprese in Reti Temporanee di Imprese, per le quali il consorzio COSEAM Italia fungerà da braccio operativo per informazioni, aggiornamenti, assistenza sui temi giuridici e finanziari, principali ostacoli per le realtà di piccole dimensioni. ANIEM Piemonte si pone invece come soggetto intermediario nei rapporti istituzionali con le pubbliche amministrazioni coinvolte come Regione Piemonte e Comuni, oltre che come portavoce delle problematiche da sottoporre alle stazioni appaltanti.
«I lavori per l’alta velocità rappresentano un’occasione importante» conferma Dino Piacentini, presidente nazionale ANIEM. «Oggi siamo qui a presentare al tessuto imprenditoriale delle PMI piemontesi e non solo a quelle del settore delle costruzioni, ma anche a quelle legate all’attività ferroviaria, uno strumento importante per favorire la partecipazione ai bandi di gara dei prossimi mesi. ANIEM è da sempre convinta che dove ci sono investimenti, innovazione, internazionalizzazione c’è crescita, non solo per l’azienda, ma anche e soprattutto per il territorio, l’indotto e il sistema Paese, in un virtuoso contagio di virtù imprenditoriali e nella creazione di una comune aspirazione a innovare ed esportare. È questa adesso la scommessa da vincere».
L’avvio dell’iter per le aziende interessate a partecipare ai bandi consiste, in un primo tempo, nella manifestazione d’interesse non vincolante per poter aderire successivamente all’accordo quadro, che non preclude l’iscrizione diretta e indiretta ad altre gare. Da quel momento le aziende saranno accompagnate in un percorso che prevede, dopo 15 giorni, l’invio dell’accordo con i termini e le condizioni necessarie per la partecipazione ai RTI, al fine di aderire a pieno titolo e partecipare entro il 15 settembre agli incontri informativi previsti, prima dell’accesso vero e proprio alle gare.
«L’accordo quadro di oggi» ha evidenziato il presidente Coseam Italia Mario Lucenti «rappresenta per il Coseam che da 29 anni lavora per mettere in rete know-how e competenze manageriali dei propri soci che rappresentano in modo significativo il mondo delle Pmi nel settore dell’edilizia, un momento importante e che non era assolutamente scontato. In Italia troppo spesso si parla di attenzione alle piccole e medie imprese, ma difficilmente ci sono iniziative dirette a supportare la loro attività. I cardini di questo accordo quadro vanno esattamente in questa direzione: un regolamento che non vincola la partecipazione delle singole aziende ai bandi, un codice etico vincolante, obbligatorio da sottoscrivere, per garantire la massima trasparenza e legalità, farsi portavoce per tutti con la pubblica amministrazione. Da metà settembre l’accordo quadro, sarà a tutti gli effetti operativo».