È giunto alla terza edizione “Classico”, il festival dedicato alla lingua italiana che è anche un omaggio al linguista Giambattista Giuliani, nato a Canelli, nell’Astigiano, nel 1818.
La rassegna, che avrà come tema il dialogo in tutte le sue forme, da quello letterario a quello artistico, cinematografico, televisivo, giornalistico e teatrale, si svolgerà principalmente dal 16 al 18 giugno, a Canelli, con conferenze, incontri ed eventi allestiti a Palazzo Giuliani, nel centro storico della città, e alle Cantine Bosca, partner della rassegna e le cui antiche strutture sotterranee, dove ancora si affinano vini e spumanti, sono Patrimonio dell’Umanità nell’ambito del 50° sito Unesco che coinvolge i Paesaggi Vitivinicoli Piemontesi di Langhe-Roero e Monferrato.
Anche quest’anno l’organizzazione è stata curata dell’associazione culturale “Classico” presieduta da Gianmarco Cavagnino, direttore organizzativo del festival, che raccogliere volontari e appassionati di lingua e letteratura italiane.
Direttore artistico è lo scrittore e autore radiofonico Marco Drago che spiega: «Classico 2017 si intitola “Dialoghi” ed è idealmente il seguito di Classico 2016, che era dedicato alla traduzione.
Il dialogo, come la traduzione, è uno strumento di confronto e di superamento delle barriere.
Ma “dialogo” ha anche un’accezione prettamente tecnica: in forma di dialogo, infatti, si svolgono le interviste per la carta stampata e per gli altri mezzi di comunicazione; in forma di dialogo si scrivono le sceneggiature dei film e delle serie tv; in forma di dialogo si mettono in scena le opere teatrali.
Ognuna di queste forme di dialogo è molto diversa dal dialogo reale che avviene nella vita di tutti i giorni tra le persone: la trascrizione puntuale di un vero dialogo non crea un testo dotato di senso (vedi gli sbobinamenti delle intercettazioni telefoniche, spessissimo travisabili se non del tutto incomprensibili).
Gli ospiti di questa edizione ci parleranno dunque di come si pensa e si costruisce un dialogo fittizio che sembri vero. Sceneggiatori, registi, autori televisivi, giornalisti ci racconteranno quello che sanno su questa particolarissima forma di scrittura».
«Essere anche quest’anno al fianco del Festival Classico – sottolinea Pia Bosca, alla guida della casa spumantiera con i fratelli Polina e Gigi – è un onore e soprattutto un grande piacere. Con il Festival abbiamo in comune l’etimo ‘classico’, che per noi rappresenta il metodo di produzione dello spumante più prestigioso, da cui derivano tutte le nostre innovazioni, e grazie al quale non solo Bosca e Canelli sono diventati un simbolo del made in Italy nel mondo. Troviamo con il Festival una particolare sintonia di valori nella promozione di una cultura di alto livello, ma fortemente inclusiva, con atmosfere accattivanti e aperta a tutti. Ecco che le nostre Cantine storiche, le Cattedrali Sotterranee, sono aperte per il Classico non solo per ospitare Andrea Zalone e Giuseppe Culicchia, ma anche per far scoprire a tutti i dialoghi che dal 1831 si svolgono sotto queste magnifiche arcate, tra le migliaia di bottiglie di spumante che vi riposano, con le persone che se ne prendono cura e i tantissimi visitatori che vengono a conoscere il nostro mondo».
Tra le particolarità della tre giorni di giugno anche il fatto che alcuni autori scriveranno dialoghi appositamente per il festival canellese. I testi verranno poi interpretati in pubblico da attori.
Come per le altre edizioni il Festival si sposterà anche nei paesi della zona.
Sono previsti eventi al Castello di Moasca, centro vitivinicolo a pochi chilometri da Canelli con un suggestivo castello da cui si gode una vista mozzafiato sui vigneti.
Incontri anche al Parco Artistico La Court di Castelnuovo Calcea, il museo esposizione tra i vigneti voluto dalla maison vitivinicola Michele Chiarlo che dalla prima edizione collabora con Classico fornendo supporto logistico (e degustazioni di ottimi vini) a relatori e ospiti.
Altro partner della manifestazione è la Arol, azienda canellese leader nella produzione di sistemi di chiusura anche in ambito enologico.
Per quanto riguarda il Festival 2017 Sono stati presi contatti con altri paesi e città della zona, da Santo Stefano Belbo a Nizza Monferrato. E non è esclusa un’edizione di Classico in Sardegna per un gemellaggio culturale tra Italia continentale e insulare nel segno della lingua italiana.
Classico ha il supporto del Comune di Canelli e del Comune di Moasca oltre che quello di aziende, professionisti ed enti culturali e che operano nel campo creativo.
Ha, inoltre, il patrocinio della Regione Piemonte e della Treccani.
Con il consueto format già proposto nelle edizioni passate, dopo la tre giorni di Canelli ci sarà un “fuori Festival” che proporrà eventi ogni mese fino a dicembre 2017.