I CONFINI DELL’UMANITÀ RITRATTI DA FRANCESCO MALAVOLTA
Inaugura il 3 maggio all’ARTeficIO di via Bligny 18/L, a Torino, “Linee di confine”, la mostra di fotografie realizzate dal fotoreporter Francesco Malavolta sul tema delle migrazioni e dei confini. La mostra, realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Soluzioni Artistiche e con il il Centro Piemontese di Studi Africani, fa parte di “Fo.To – Fotografi a Torino” il progetto di collaborazione cittadina promosso dal Museo Ettore Fico, che, dal 3 maggio al 29 luglio propone oltre cento eventi ed esposizioni dedicati all’ottava arte, la fotografia.
Linee di confine, aperta fino al 20 maggio, ritrae moltitudini di persone in movimento, migrazioni e spostamenti, cercando di cogliere le storie e le motivazioni celate dietro a ogni volto. Tratto peculiare della natura umana, questo movimento assume tratti più drammatici se ostacolato, e si riduce a una lotta contro paure e posizioni drastiche e radicali, come sottolinea Francesco Malavolta, impegnato da vent’anni a documentare i flussi migratori nell’Europa e nei suoi mari. Fortuito testimone, in Puglia, di uno sbarco di albanesi negli anni Novanta, il fotografo calabrese si sentì subito attratto dalla forza delle persone che si trovava di fronte, disposte ad abbandonare la loro quotidianità per inseguire un sogno di libertà: impugnò la macchina fotografica e comprese la sua missione, come dichiara lui stesso, “rendere omaggio a una umanità caparbia che un passo alla volta guadagna centimetri di libertà”.
L’esposizione comprende le foto più rappresentative degli ultimi dieci anni nei quali le migrazioni si sono intensificate e diversificate; dallo stretto di Gibilterra alla Grecia, da Lampedusa alle isole della Turchia, fino alla cosiddetta “rotta balcanica”, Malavolta ha osservato gli sbarchi immortalandone i tratti più veri, umani e drammatici insieme. Il fotoreporter sarà all’ARTeficIO, per un incontro con il pubblico, il 12 maggio dalle 19 alle 21.
«Linee di confine – spiega Andrea Lazzero, fondatore di Soluzioni Artistiche – chiude simbolicamente “FotoGraFFiti”, la prima rassegna artistica espositiva a tematiche sociali dell’ARTeficIO. Abbiamo aperto con la denuncia fotografica di Stefano Stranges sullo sfruttamento dell’Africa, per poi indagare attraverso la pittura e le altre forme visive movimenti ampi e riflessioni intime sulle problematiche sociali contemporanee. E chiudiamo tornando alla fotografica di indagine, con uno dei nomi di spicco del fotoreportage italiano».
L’ARTeficIO è stato selezionato dal Museo Ettoer Fico per la rassegna Fo.To tra le strutture pubbliche e private torinesi, entrando così a far parte di un corpus di 70 spazi, formato da gallerie d’arte, fondazioni, associazioni, enti no-profit, istituti d’arte e di design, sedi di mostre ed eventi legati alla fotografia, tra maggio e luglio.
Informazioni
l’ARTeficIO – Showroom & Art factory, Via Bligny, 18/L – Torino
Da lunedì a venerdì 10-19 – sabato e domenica 10-13 e 15-22
Ingresso gratuito (circuito Arci)
Tel. 339.61.70.644 – www.larteficioshowroom.com
Francesco Malavolta è un fotogiornalista iscritto all’OdG della Calabria, sua regione di nascita. Dopo aver iniziato gli studi fotografici presso l’Istituto Superiore della Fotografia di Roma, si diploma allo IED di Milano. Dimostra subito interesse per i flussi migratori e gli spostamenti delle popolazioni in difficoltà attraverso l’Europa, a partire dalla fuga verso l’Italia degli Albanesi negli anni 90. Dal 1994 collabora con agenzie fotografiche nazionali e internazionali e con associazioni umanitarie come UNHCR e ION. Annovera tra i suoi committenti realtà quali l’Associated Press AP, la Comunità Europea, l’Agenzia Frontex, l’International Organization for Migration delle Nazioni Unite (ION-UN) e l’Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNCHR).
Soluzioni Artistiche nasce come collettivo di professionisti attivi da quasi vent’anni nel settore audio/video e in ambito di comunicazione che collaborano allo scopo di promuovere socialità e partecipazione e realizzando attività con intenti sociali, ricreativi e sportivi. Obiettivi dell’associazione sono: sviluppo, divulgazione, insegnamento e produzioni delle arti, canalizzati nelle due diverse direzioni di didattica, formazione e divulgazione e di organizzazione e gestione di eventi aggregativi di massa di stampo musicale e teatrale.
Il Centro Piemontese di Studi Africani nasce a Torino nel 1983 su iniziativa degli Enti Locali piemontesi, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino e Università degli Studi di Torino, per costituire un polo di aggregazione degli studi sull’Africa e uno spazio aperto alla collaborazione multidisciplinare per studiosi e ricercatori. Ha lo scopo di promuovere e favorire in collaborazione con soggetti pubblici e privati operanti sul territorio i rapporti fra il Piemonte e i Paesi africani, di stimolare e diffondere in Piemonte la conoscenza della storia, delle culture, delle lingue, delle arti e degli ecosistemi dell’Africa, di sviluppare lo studio delle realtà economiche, sociali e politiche africane.